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La Mailing List a cosa serve?

mailinglist-iconOgni tuo sforzo sul web dovrà sempre essere rivolto alla creazione della tua Mailing List.

Ora, non diamo nulla per scontato: cerchiamo di capire bene cos’è una Mailing List e come si costruisce.

La Mailing List (ricorda che questa parola vale oro!) è un’insieme di indirizzi email di utenti che sono iscritti ad una lista ben precisa all’interno del tuo Autorisponditore.

Ok, affrontiamo subito anche questo argomento: ti do solo la definizione perché poi lo vedremo molto bene più avanti…

L’Autorisponditore è un software (tassativamente online) che ti consente di gestire tutte le liste divise per argomenti o settori alle quali le persone si iscrivono “VOLONTARIAMENTE” con delle azioni ben precise che vedremo più avanti: intanto fermiamoci qui….

Andiamo avanti con la Mailing List; perché ho detto “VOLONTARIAMENTE”?

Cerco di spiegartelo subito con parole semplici…

Immagina di avere un prodotto qualunque da vendere…diciamo…uno smacchiatore per abiti spray… ok?

Bene, se tu ti procuri 100 indirizzi email a caso, tra cui:

  • i tuoi parenti e amici
  • un po di amici degli amici
  • qualche collega di lavoro
  • il tuo idraulico
  • 3 aziende che hai trovato sugli annunci del giornale locale

Potrei proseguire per ore….;)

Se quasi convinto di avere creato la tua prima Mailing List giusto?

Ora immagina di impiegare 6 mesi per racimolare indirizzi email come un matto e di crearti un fantastico DATABASE di 5.000 indirizzi email.

Ti hanno sempre insegnato che su internet mediamente si vende 1 volta su 100 visite giusto? Questa è la media che si utilizza per avere un rapporto (abbastanza generale ma lo possiamo accettare)….

Trovi il sistema per far partire la tua email, hai già pronto il tuo bottone paypal sulla paginetta web o addirittura nella email, e lanci la tua campagna di email marketing (cosi credi….)

Fai questo calcolo: 5.000 email…bè l’1% sono 50 vendite…ma siccome molti sono miei amici sicuramente ne farò di più…stimiamo 70 dai, che è un ottimo smacchiatore per abiti  questo ed è pure economico….quindi figurati se non interessa a tutta la mia “Mailing List”

Aspetti qualche ora o qualche giorno, e scopri che hai venduto 0!

Ecco che allora dici: ma che cavolo, quanto tempo buttato….l’email marketing è proprio una fesseria. Me l’avevano detto che perdevo tempo e io non gli ho dato retta ai miei amici e invece avevano ragione…vendere su internet è impossibile!

Bene caro amico….questa situazione che ti ho appena descritto succede al 99% delle persone che si avventurano nell’email marketing “fai da te” senza conoscere gli strumenti corretti e le giuste tecniche per creare la propria Mailing List!

Quindi fai una bella cosa: continua a seguire questo Blog perché le cose da sapere sono molte. Io sto cercando di renderti i concetti il piu semplice e terra terra possibile ma fidati…quello che ti ho appena detto è la normalità sul web!

Riprendiamo il concetto di “VOLONTARIAMENTE” che abbiamo tirato fuori prima, perché questo è il cardine della tua mailing list di successo!

Ora rispondi a questa domanda: Immagina di essere il titolare di un’hotel in una zona turistica;

In quale di queste 2 situazioni sei piu portato ad aprire una email e leggerne il contenuto?

  • Se arriva una email  promozionale o pubblicitaria che ti da informazioni su una campagna di vendita in promozione al 20% per una fornitura di 100 scatole di materiali per la levigatura dell’acciaio inox…
  • Se arriva una email con l’offerta gratuita per provare 30 gg ad inserire un annuncio pubblicitario del tuo hotel in un portale web ad altissima visibilità che vende viaggi nella tua zona di lavoro.

E’ automatico che mi rispondi “il caso 2” giusto? Peccato che non sia così automatico lavorare per fare in modo che le email arrivino ai diretti interessati.

Ti assicuro che non sono molte le aziende che lavorano sulla profilatura dell’utente Target!

Ora analizziamo questa ulteriore situazione ;

Sei ancora il titolare dell’hotel di prima (mica vorrai cambiare lavoro…) e ricevi l’email della prova gratuita per l’annuncio sul portale di cui al punto 2:

ATTENZIONE ALLA DIFFERENZA!

Per usufruire di questa promozione, il sito ti dice che è sufficiente inserire il tuo indirizzo email nel box che trovi nella pagina, e via email ti sarà spedito il codice promozionale da inserire poi nella procedura di acquisto! Ovviamente sul sito trovi una pagina dedicata alla Privacy  in cui ti viene specificato chi è il titolare dei dati e altre informazioni sull’azienda che deve essere molto trasparente.

Ora, tu che sei aperto alle nuove possibilità di internet, non ci pensi molto e VUOI assolutamente quel codice promozionale per vedere se con il tuo banner sul portale riesci a ricevere delle nuove prenotazioni per il tuo hotel.

Hai capito ora cos’è successo?

Per avere quell’omaggio (che ovviamente ti interessava e ti faceva gola) non ti sei posto il problema di inserire la tua email per averlo;

In più, non ti sei fermato a pensare che la tua email è entrata a far parte di una mailing list di persone interessate a quell’argomento no?

Ok…andiamo avanti….

  • Ora tu hai ricevuto l’email per aderire alla promozione, hai scaricato il tuo codice e hai provato ad inserire il tuo annuncio gratis.
  • Dopo 4 giorni da questa azione, ammettiamo che nessun nuovo cliente sia arrivato dal portale, ma ovviamente non avendo pagato nulla non sei cosi abbattuto in quanto hai fatto una prova a costo 0!
  • Il 5 giorno, ti arriva una email (inizia a focalizzare il concetto di follow-up) dal portale al quale ti sei iscritto e la persona incaricata a mantenere il tuo contatto, ti chiede alcune informazioni su come sta andando la campagna (es. se hai ricevuto visite o nuove prenotazioni) e magari, ti avvisa che nonostante la presenza in prima pagina hai ricevuto pochi click;
  • Poi ti propone, sempre gratuitamente, di apportare alcune modifiche di Copywriting al tuo annuncio per aumentare la conversione, e tu segui i suoi consigli.

Ora magari ricevi un paio di prenotazioni e sei contento del servizio che hai provato.

Nel frattempo, ogni 3 o 4 gg ti arriva una email sempre dal portale a cui ti sei iscritto contenente informazioni valide su come costruire un annuncio efficace e altri consigli per sfruttare il portale e prendere sempre maggiore visibilità. (se tu il Lead della Mailing List ora..)

  • 2 giorni prima della scadenza dei 30 giorni, ti arriva una email con il riepilogo della tua campagna mensile, e un’offerta per aderire a 4 mesi di visibilità sulla home page del portale; tu che ovviamente hai avuto modo di provare il servizio e hai potuto avere dei contatti successivi accetti e aderisci alla promozione.

Perché ti ho raccontato tutta questa storia di esempio? (esempio tra l’altro reale…)

Ho voluto farti capire una differenza sostanziale tra questo modo di operare e il modo di operare della maggior parte degli operatori.

Per quanto bene sia fatta la campagna, per quanto bello ed interessante sia il tuo servizio,  per quanto serio tu sia come persona….

SENZA L’EMAIL E UN ECCELLENTE AUTORESPONDER NON VAI DA NESSUNA PARTE!

Immagina solo se tu, titolare dell’hotel, non avessi ricevuto  la “Call to Action” (chiamata all’azione) ben studiata e non avessi inserito il tuo indirizzo email nel box;

Avresti magari ricevuto una bombardata di email senza autorizzazione fino a quando ti saresti incazzato e avresti mandato una diffida all’azienda….giusto?

Non avresti provato il servizio, non avresti comprato nessun servizio.

Merito dell’azienda? NO! Merito della persona che gli ha strutturato la campagna di Email Marketing!

Ricorda: la Mailing List in Target è la vera forza della tua presenza online! il resto è….fuffa!

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  • Ciao Alessandro,
    volevo capire come posso fare per utilizzare al meglio una discreta quantità di indirizzi mail (25/30) che sarebbero sicuramente in target per alcune cose che voglio fare, senza “spammare” nessuno.

    Ciao a presto.

    Andrea Tavella

    • Andrea, 25/30 email le puoi gestire tranquillamente su un indirizzo email normale con un client normale come gmail.

      Se invece è l’inizio di una procedura di Lead Generation allora si che puoi mettere (DEVI) in piedi tutto questo.

      Comunque trovi qui un bel riassunto per stare “in campana” e non rischiare di fare SPAM!

      http://www.bancomail.com/it/email-marketing-rules.asp

      • Grazie Mille!!!
        avevo proprio bisogno di riprendere vecchi contatti senza fare spam, e ci sono proprio tutte le regole da rispettare per non fare stupidaggini fastidiose per chi riceve.

        Andrea

        • Si Andrea, (scusa il ritardo avevo le notifiche spente)…usare nominativi senza fare Spam è possibile, ma utilizzando tutti gli accorgimenti che prevede la nostra normativa.
          Ciao!

  • Dimenticavo: io uso Aweber e vorrei sapere se il tuo videocorso gratuito di Getresponse ha delle cose che si possono applicare anche ad Aweber o se sono 2 mondi completamente differenti (è inutile che lo scarico altrimenti)

    Ciao.

  • Ciao Alessandro, ho scaricato il tuo video corso e l’ho trovato davvero molto utile. Utilizzo active campaign da circa 6 mesi e ho notato un problema nell’invio delle campagne a una lista di circa 200 nominativi. Questi 200 nominativi sono già dei clienti miei da circa 2 anni e sono abituati a ricevere 1 o 3 mail al mese da parte mia. Da quando ho iniziato ad usare active campaign ho notato dalle statistiche che non supero mai il 50% di apertura delle mail. Ho provato a chiamare qualche cliente per capire meglio il motivo. Molti clienti mi hanno risposto che non ricevono più la mia mail oppure che finisco nella posta indesiderata mentre prima (quando la mandavo dalla mia mail personale) la ricevevano regolarmente ogni mese. Ho anche provato a cambiare la mail del mittente su active campaign ma il risultato non è cambiato. Attendo risposta grazie anticipatamente.

    • Ciao Mattia, difficile dare una risposta esauriente alla tua domanda. Per quanto riguarda la deliverability, delle ultime 4 piattaforme che ho utilizzato negli ultimi 5 anni AC è quella che mi consente il maggior tasso di consegna. I fattori che incidono su una eventuale consegna in Spam (la non ricezione non è mai successa) sono tantissimi; potrebbero essere clienti che la segnalano volutamente, email troppo pesanti, provider di posta affidabili come una bomba ad orologeria (evito nomi), reputazione del dominio che utilizzi come mittente, reputazione dei domini contenuti nei link delle email (se presenti) e un’infinità di altre cose. Giusto per darti un metro di paragone, ho trovato poco tempo fa nella mia casella email circa 30 email provenienti da un account che utilizza una delle più costose piattaforme al mondo (500$ al mese); questo per dirti che nessuno è esente da Spam, il software “insensibile” all’argomento non esiste.
      Quello che posso consigliarti è di prendere dei dati certi (campagna, email di persone che ti dicono che è andata in spam, ore di invio ecc ecc) e scrivere al support di AC; in questo modo possono analizzare la tua campagna e trovare, se ci sono, gli elementi che possono aver causato questo evento.
      Una cosa è da valutare: il 50% di tasso di apertura è un dato eccellente nella media degli invii; quello che è importante sapere è se tu hai un dato precedente…mi spiego…
      Se utilizzavi GMAIL o altro per inviare le precedenti NL non hai un dato di paragone; quindi non puoi “misurare” la differenza tra gli invii. Per assurdo, prima avresti potuto avere l’80% (sto esagerando ovviamente). Se invece hai dei dati, utilizzali nella comunicazione al support. :)

  • Ciao Alessandro, il tuo blog è davvero utile e ho scaricato il videocorso su Active Campaigne. In particolare ti faccio i complimenti per la semplicità con cui divulghi contenuti, cosa molto importante a mio modo di vedere. Ho alcuni dubbi sulla creazione delle mailing list. In un mio blog che sto creando io posso avere queste 4 fonti di indirizzi mail dei leads:
    1. mail di chi si iscrive per scaricare l’omaggio
    2. mail di chi commenta i post (mail richiesta per commentare)
    3. mail di chi scrive genericamente al mio indirizzo mail (pubblicato sul sito) per maggiori informazioni
    4. mail di chi richiede informazioni tramite classico webform

    La domanda è: quale di queste mail ha senso che finiscano in una mailing list? Solo quelle del punto 1 oppure tutte (magari in automazioni diverse)? Se la risposta è tutte… E’ legale tutto ciò? Ad esempio una persona che semplicemente commenta un articolo è normale che finisca in una mailing list?

    Grazie!!

    • Ciao Marco, domanda interessante. Partendo dal presupposto che non sono un legale, quindi quello che ti dico usalo solo come informazione e non come verità, sono casi abbastanza differenti quelli che hai postato.
      Il caso 1) è il più “classico”, il più pulito e sicuramente il più efficace. Ricorda che l’iscrizione deve predere quegli step obbligatori in italia come check privacy, double optin ecc ecc; facendo cosi pero’ vai sul sicuro.
      Il caso 2) evitalo come la peste. Va molto un USA perchè non esistono tutte le menate italiane ma li, un Lead viene iscritto contro la sua volontà e la cosa è MOLTO pericolosa, oltre che molto poco efficace. Le persone si devono voler iscrivere, se le spingi dentro non sono un granchè come Leads.
      Il caso 3) vale come il punto 2, stessa cosa. Io non lo farei, soprattutto da noi.
      Il punto 4) ci sta, a patto di utilizzare anche in quel form gli accorgimenti necessari. Più che iscriverlo di default, sarebbe bello che tu potessi invitare la persona a scaricarsi , quando gli rispondi, l’omaggio x o y sul tuo blog per approfondire l’argomento.

      Sono tutte cose da studiare, caso per caso, ma in generale questo è il mio pensiero, in base a quello che ho fatto/visto negli anni.

      Ricorda che un Lead, per essere efficace = convertire = soldi, deve decidere di entrare in un funnel grazie alla tua abilità nel produrre contenuti/interesse verso il suo problema, non grazie ai trucchetti tecnologici…con quelli da soli fai poca strada.

      Ciao

      • Grazie per la risposta Alessandro. Ti chiedo queste ultime cose:

        a. quindi per le mail del punto 4 suddetto, ottenute dai normali webform, no iscrizione a mailing list come mi suggerisci ma eventualmente link di invito nella mail di risposta alla squeeze page dove c’è l’omaggio e da li iscrizione volontaria alla mailing list come da procedura classica. Quindi questo webform da cui le persone mi contattano NON sarà collegato a nessun autoresponder e le mie risposte saranno manuali. Ho capito bene? Se sì che plugin (possibilmente gratuito) suggerisci per creare questo webform che mi segnali con delle notifiche i messaggi che arrivano? Se non ho visto male WordPress non ha widget simili per webform.

        b. Per creare pop-up che rimandino alla squeeze – page o che magari incorporino direttamente un form collegato con autoresponder cosa suggerisci (anche qui possibilmente di gratuito, perlomeno per iniziare)? Se non erro Pop-Up Domination è a pagamento.

        c. La squeeze page dove le persone inseriscono la mail per ricevere l’omaggio deve essere una vera e propria pagina statica con il form collegato all’autoresponder o alla fine può essere direttamente SOLAMENTE il form collegato all’autoresponder elaborato in modo più “ampio” e carino (con immagini, ecc.) in modo che abbia di fatto l’aspetto di una pagina? Mi viene però in mente che nel secondo caso non è che si abbiano tantissime opzioni di personalizzazioni di un form tanto da sembrare una pagina… Cosa suggerisci?

        Grazie Alessandro, buon business.

  • Ciao Alessandro e buon anno. Una domanda: secondo te nel frattempo che preparo il “bonus” da regalare a chi si iscriverà alla mailing list ha senso far partire un blog senza il bonus? E quindi chi lo visita troverebbe solo gli articoli da leggere ed eventualmente mi contatterebbe volontariamente (magari tramite call to action). Dico questo perchè io sarei pronto con il mio blog ma mi manca la parte bonus + autorisponditore che richiederà ancora qualche settimana prima di essere operativa.

    Grazie!

    • Il blog fallo partire, ha bisogno di lavorare a lungo sul web per inziare a prendere forza. Prima pubblichi, meglio è.

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