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Active Campaign e le iscrizioni doppie nel form

Active Campaign FormCiao, in questo articolo voglio prendere spunto da alcune domande che mi sono arrivate da amici che stanno iniziando ad utilizzare Active Campaign;

La domanda che alcuni mi hanno fatto è questa:

“Come mai se un Lead inserisce 2 o 3 volte la propria email nel form di iscrizione, l’iscrizione viene accettata e non viene dato un messaggio di errore tipo “Sei già iscritto” come fanno tutti gli altri sistemi? E’ un bug di funzionamento grave, come può essere?”

Mi dispiace dirtelo, ma questo non è un bug del software: è una una funzione ben precisa che ti spiego subito.

Devi sapere che in Active Campaign ogni Lead è unico, al contrario della maggior parte degli autorisponditori più famosi; cosa significa tutto cio’?

Nei sistemi tradizionali che ho utilizzato fino ad oggi, quando un Lead entrava in più liste, veniva conteggiato un Lead per ogni lista come se fossero email diverse; in Active Campaign questo non succede: un Lead è univoco e se presente in più liste conta sempre uno. Immagina 10mila Leads iscritti in 4 liste diverse: con tutti i più famosi autorisponditori paghi un piano mensile per 40mila Leads, mentre con Active Campaign paghi per 10mila; non male vero?

Ora, cosa c’entra questo discorso con l’argomento di questo post? ci arrivo immediatamente…seguimi.

Il Lead in Active Campaign è il fulcro del sistema, il core. Il motivo per cui non viene dato il messaggio di errore in caso di iscrizione multipla con la stessa email nello stesso form, è perchè Active Campaign riconosce ogni optin della stessa email come un “update” dei dati del Lead. Cerco di spiegarmi ancora meglio…

Immagina di avere una squeezepage dove raccogli la sola email ok? ora, durante il percorso formativo delle email di Automazione, potrebbe arrivare il momento di richiedere qualche dato in più al lead per “iniziare”ad interagire in modo più efficace; per esempio il numero di telefono oppure la professione ecc. ecc.;

In un sistema “tradizionale” (esempio Aweber o Getresponse)  sono sempre stato costretto a creare un nuovo form, collegato ad una nuova lista, che è collegata a sua volta ad una nuova serie di followup….in pratica: si riparte da capo in una nuova lista. Risultato?

  • Nuovo Form
  • Nuova Lista
  • Nuovi FollowUp da creare e scrivere
  • Lead conteggiato come nuovo
  • Piano mensile maggiorato

Cosa succede se invece facciamo questa operazione in Active Campaign?

Semplice: possiamo creare un form con i campi che ci servono, e collegarlo alla stessa lista di prima. Infatti, non verrà dato il messaggio “Sei già iscritto”, ma verranno aggiornati i dati nel profilo del Lead senza crearne uno nuovo. E il tutto, senza che riparta da capo l’automazione; infatti non viene toccato il percorso della automazione ma viene solo fatto l’update del profilo del Lead. Risultato?

  • Aggiornamento del profilo del Lead con i nuovi dati
  • Non bisogna creare una nuova lista
  • Non bisogna creare un nuovo percorso di followup
  • Non viene conteggiato un nuovo Lead
  • Non si interrompono le automazioni in essere
  • Non aumenta il piano mensile
  • Si hanno dati dei Leads sempre più profilati

Com questo esempio forse sono riuscito a farti comprendere come questo comportamento abbia un senso molto logico nella gestione del sistema di email marketing; sono particolari che ovviamente vengono in risalto nel momento in cui si inizia a “spremere” il sistema in alcune sue parti.

Sono particolari che forse possono sfuggire ai più, specialmente al primo approccio al sistema, ma questo è uno di quei plus che fanno di Active Campaign uno dei migliori sistemi che ho potuto provare ed utilizzare con soddisfazione.

E’ un sistema perfetto? no, non esiste il software perfetto; anche Active Campaign ha qualcosa di migliorabile, qualche particolare che un utilizzatore attento vorrebbe magari funzionasse in modo leggermente differente, ma non si può avere tutto. Ha molte frecce al suo arco che possono far “passare sopra” ad alcuni particolari meno importanti che potrebbero essere più “Premium”.

Se vuoi imparare ad utilizzarlo partendo da zero con i miei videotutorial GRATUITI, scarica il Videocorso inserendo la tua email nel Box che trovi qui alla tua destra, oppure clicca sulla scritta “VIDEOCORSO GRATUITO” nel menu in alto.

Ti aspetto nei video, continuiamo la chiaccherata su Active Campaign proprio li….se vuoi.

Buon Lavoro.

Alessandro

 

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  • Complimenti Alessandro per il corso su ActiveCampaign.

    Le tue spiegazioni sono come sempre chiare ed esaustive, e mettono a proprio agio anche chi è alle prime armi come me.

    Non vedo l’ora di cominciare a lavorarci su!

    Grazie per aver condiviso gratuitamente i videotutorial.

    Sono una miniera d’oro!

  • Ciao Alessandro, complimenti per la tua iniziativa su ActiveCampaign si vede che lo conosci proprio bene. Vedo un problema tra ActiveCampaing e PayPal. In media 1 su 3 degli iscritti alle mie liste quando paga un prodotto tramite paypal utilizza un indirizzo email differente rispetto a quello della lista. Ad esempio Carla si iscrive in lista con carla@dom1.it poi acquista prodotto tramite paypal usando la sua email cognome_carla@dominio.it così che non si riesce a tener traccia di customer e prospect. A parte il sync PayPal con ActiveCampaign che spesso non funziona trovo positivo il sync GoogleContact con ActiveCampaign. Cosa ne pensi, è un problema risolvibile? Grazie
    Fabio

    • Ciao Fabio, quello è sempre stato un problema si, con qualsiasi applicazione lo affronti. Il motivo è che le persone hanno spesso email PayPal diverse da quelle delle email normali. Anche se connetti con Google COntact non lo sistemi, il problema resta. Ti dico come faccio io.
      Per prima cosa MAI vendere qualcosa usando solo una sincronizzazione (Zapier) senza una piattaforma con un BackOffice dietro che gestisca i contatti; poi l’importante è che questo sistema interagisca con Active Campaign e inserisca la mail del cliente pagante nella lista clienti; hai questo da fare:
      Nel form di ordine metti il campo email richiesto e obbligatorio (in genere usano quella normale e non quella paypal) e poi nella prima email di benvenuto, metti il link ad un form collegato a quella lista che si chiama “Update” dove chiedi specificatamente se in qualità di cliente vogliono ricevere le email ad un indirizzo diverso rispetto quello che stanno utilizzando, dimodochè sia il cliente a prendesi la briga di fare questo aggiornamento; il tutto spiegandogli che cosi non perderanno gli aggiornamenti (o quello che vuoi).
      Io così ho risolto il 99% dei casi.

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